Uno spazio a misura di tutti

Quando ho deciso di realizzare uno spazio per le mie consultazioni omeopatiche, ho ritenuto importante partire dall’attenzione e dalla cura del luogo d’incontro; cosa – per mia fortuna – che si è rivelata estremamente semplice ritrovandomi a vivere alle pendici del Monte Amiata tra fronde di quercia, ulivi e castagni. I nostri latini affermavano che “nullus loco sine genio” (nessun luogo è senza genio), intendendo per genio lo spirito, l’anima, il nume tutelare (il Genius Loci) che abita il luogo ed entra in un rapporto di osmosi – se non di simbiosi – con le persone che lo abitano. Se è vero – di fatto – che i caratteri di un luogo sono determinati nel tempo anche dai fenomeni di antropizzazione, vale lo stesso per coloro che, risiedendo in certi luoghi, assumono il carattere, le sembianze e l’indole dei luoghi stessi. E’ stato così per me quando sono arrivata a Podere Tepolino: sito di passaggio etrusco, dimora di raccoglimento e di quiete nell’amata campagna toscana in cui ho riconosciuto qualcosa di familiare, o dove – semplicemente – mi sono sentita fin da subito a casa. Un fazzoletto di terra a cui appartengo e che ho scelto di condividere come luogo di cura nel momento in cui mi sono permessa di pensare la Medicina come percorso terapeutico – più che come “atto terapeutico” – tenendo conto delle potenzialità terapeutiche che un locus amoenus può offrire.

L’atmosfera che si respira entrando in un ambiente che percepiamo come accogliente e confortevole – quale dovrebbe essere quello medico (e la veterinaria non fa eccezione) – ben predispone all’incontro terapeutico e alla relazione che, come medici veterinari, ci auspichiamo di instaurare con chi si prende cura dei nostri pazienti animali.

Uno spazio immerso nel verde pensato a misura d’uomo, ma anche a misura di animale: con un’area esterna recintata dove poter osservare l’interazione dell’animale con lo spazio-ambiente, ed uno studio per le consultazioni provvisto di sedute a terra in modo da portarsi – o meglio, innalzarsi – al livello degli animali, all’altezza del loro sguardo; cercando di far sentire a proprio agio loro, prima ancora di noi terapeuti.
Come medico veterinario omeopata ritengo, infatti, che la dimensione domiciliare – soprattutto relazionandosi all’universo felino – sia la più adeguata ai fini di una lettura più articolata e complessa del soggetto; per questa ragione, se considerato opportuno – se non addirittura necessario – sono disponibile a consulti domiciliari.